Partecipazione e cambiamento, idee per una scuola a misura di bambine e bambini
Di Federico Di Puma e Pasquale Marigliano - Coordinamento Fuoriclasse in Movimento
L’obiettivo del processo partecipativo
Il processo partecipativo, che porta alla definizione delle proposte di cambiamento, è il cuore del progetto e coinvolge le persone rappresentanti nella relazione con le classi e con il resto della scuola, stimolando il concetto di rappresentanza virtuosa e il protagonismo di studenti e studentesse che mettono in campo azioni di cambiamento volte a rendere la loro scuola un luogo migliore e in cui stare al meglio.
Obiettivo a lungo termine di questo processo è avere un impatto sulla riduzione della dispersione scolastica favorendo il benessere di studenti e studentesse e quindi il loro piacere nello stare a scuola, istituzione che diventa anche luogo di ascolto concreto e dove un cambiamento reale portato avanti da bambini e bambine è possibile e realizzabile.
Le proposte di cambiamento
I Consigli Fuoriclasse lavorano attraverso uno scambio costante tra rappresentanti e rappresentati che garantisce un processo partecipativo reale e diffuso volto alla realizzazione delle proposte di cambiamento, che solitamente rientrano all’interno di uno dei seguenti quattro assi tematici: relazioni, didattica, struttura e territorio.
Negli anni, la possibilità di sperimentare i processi di partecipazione, seguendo le idee di bambini e bambine, ha portato alla realizzazione di tanti piccoli ma significativi cambiamenti, quali stravolgimenti di setting d’aula, realizzazione di giornate all’aria aperta alla scoperta dei quartieri, incontri con le istituzioni locali, organizzazione di “giornate dell’amicizia” o “olimpiadi del buon litigio”, e che sono solo alcuni esempi di quanto si è fatto nel corso degli anni di progettazione.
Per realizzare tutto questo i formatori e le formatrici della Cooperativa EDI lavorano facilitando i Consigli e seguendo alcuni step ben definiti:
- L’analisi di sogni e bisogni fatta con il Consiglio in ogni scuola
- L’elaborazione delle proposte di cambiamento
- La scrematura della proposte attraverso i filtri dell’effettiva risposta a un bisogno, della fattibilità, del senso e dell’ampia rilevanza per la comunità scolastica
La presentazione delle proposte
Se il processo partecipativo resta il fulcro del progetto, per quasi tutti i bambini e le bambine il momento dell’incontro formale con il/la Dirigente Scolastico/a per la presentazione delle proposte rappresenta, ed è poi a tutti gli effetti, IL momento centrale per eccellenza, quello che determina poi se le proposte pensate e costruite verranno poi effettivamente accolte e realizzate.
E’ sempre emozionante vedere come piccole idee che a volte in partenza sembrano impossibili diventano poi facilmente praticabili attraverso la collaborazione con gli adulti che si mettono a servizio dei/delle più piccoli/e, e come la figura dei/delle Dirigenti, che può sembrare a volte lontana e inarrivabile per bambine e bambini, risulti essere invece l’interlocutore perfetto per dare vento alle vele della partecipazione.
Per la consigliera M, insieme ai suoi compagni e alle sue compagne, è arrivato il momento di partire! La proposta è stata accolta ed è ora di immaginare il torneo e di decidere quali sport inserire, di pensare a come coinvolgere le altre classi, che ruolo avranno i genitori? e le maestre e i maestri? bisogna trovare un luogo adatto… ma soprattutto bisogna divertirsi, giocare e celebrare quei cambiamenti e quelle novità che possono sembrare all’apparenza piccoli ma che hanno dentro un processo grande e un valore per chi li porta avanti ancora più grande.
- #Cittadinanza attiva, #Partecipazione, #Povertà educativa, #Scuola
[1] EDI è partner di Save the Children nel progetto Fuoriclasse in Movimento e segue i percorsi in 102 delle 250 scuole aderenti nelle regioni Sicilia, Calabria, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino.