fuoriclasse

Fuoriclasse

Compie 10 anni il progetto nazionale di Save the Children che tra i primi ha operato in maniera integrata e partendo dal protagonismo dei ragazzi per il contrasto alla dispersione scolastica

10 anni fa i progetti di contrasto alla dispersione scolastica erano ancora pochi. C’era bisogno di modelli efficaci per diminuire non solo il fenomeno di per sé, ma anche quanto ad esso associato (la difficile relazione tra scuola e famiglia, la separatezza tra scuola e territorio, ritardi frequenti degli alunni e delle alunne, risultati scolastici carenti, ecc.).  E’ in quel contesto che prende vita Fuoriclasse, il programma di Save the Children per contrastare la dispersione scolastica, che promuove il protagonismo degli studenti e delle studentesse, il rafforzamento della motivazione e degli apprendimenti, e il coinvolgimento di tutta la comunità educante.

Il protagonismo dei ragazzi al centro

Per contrastare dispersione e abbandono scolastico, il progetto Fuoriclasse parte dalla voce dei ragazzi e delle ragazze per indagare quale sia il loro punto di vista e le azioni concrete che metterebbero in campo per migliorare il benessere scolastico. Grazie a un processo di partecipazione che garantisce inclusione, una rappresentanza di ragazzi e di docenti è stato possibile esplorare e intervenire in  diversi ambiti come la didattica, la struttura scolastica, le relazioni tra pari,  tra adulti e con il territorio.

Gli strumenti di partecipazione: il consiglio Fuoriclasse

Il meccanismo messo in campo per la partecipazione è il Consiglio Fuoriclasse, ossia un gruppo di studenti e studentesse eletto in modo da rappresentare le classi. Il Consiglio ha come missione quella di formulare proposte concrete, con il confronto con i docenti, per arrivare a una idea concreta da sottoporre alla dirigenza scolastica. La realizzazione delle azioni di miglioramento sono concordate e vengono messe in esecuzione dagli stessi ragazzi e dalle ragazze coinvolgendo a volte enti esterni, o i genitori, con un budget gestito in maniera consapevole insieme ai docenti di riferimento.

Il benessere scolastico come chiave contro la dispersione scolastica

La forte spinta di Save the Children Italia, insieme ad un team di formatori e formatrici senior, a cui ogni anno si aggiungono nuovi componenti, docenti motivati e dirigenti attenti e preparati, sono il mix che ogni anno porta le scuole ad innovarsi, a sperimentare, ad attivare cambiamenti a volte inattesi, come l’allestimento di aule all’aperto, di spazi di quartiere, di laboratori musicali a scuola, organizzazione di feste a tema, tornei a squadre, giornate di cura della scuola, definizione di spazi di parola e decaloghi scolastici, con regole per la ricreazione, per litigare senza farsi male e per stare bene in aula e fuori. 

I risultati

La valutazione d’impatto realizzata dalla Fondazione Giovanni Agnelli nel triennio 2012-15 ha evidenziato che gli ingressi in ritardo alle lezioni si sono dimezzati, con una drastica diminuzione anche dei ritardatari cronici. Gli alunni delle scuole medie hanno ridotto di ben 6 giorni le loro assenze su base annua (-30%) anche in virtù di un rinnovato interesse delle famiglie per l’andamento scolastico dei figli. La maggiore regolarità nella frequenza si ripercuote anche nel miglioramento del  rendimento scolastico (+ 5%).
Da allora si è ampliato il numero di territori e di scuole coinvolte, raggiungendo un impatto importante su scala nazionale.

Il ruolo di EDI onlus nella realizzazione del progetto

Nelle scuole coinvolte nel programma sono entrati decine di formatori e formatrici di EDI, che hanno guidato la realizzazione delle elezioni dei rappresentanti dei Consigli Fuoriclasse, i raccordi con le classi, le formazioni docenti e le azioni di miglioramento decise dai ragazzi e dalle ragazze per l’aumento del benessere scolastico.
Fuoriclasse in Movimento è oggi una rete di oltre 150 scuole in tutta Italia unite per favorire il benessere scolastico delle studentesse e degli studenti e per garantire il diritto all’istruzione di qualità per tutti, con l’ambizione di contribuire al rinnovamento di metodologie e strumenti con cui si affronta il fenomeno della dispersione scolastica in Italia.

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Dove

Nazionale

EDI è attiva nelle città di: Palermo, Bagheria, Partinico, Messina, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Sinopoli, Crotone, Roma, Rignano sull’Arno, Incisa in Val d’Arno, Pontassieve, Pelago, Rufina, Milano, Corsico
Padova, Mestre, Aosta, Roncegno Terme, Riva del Garda, Trieste

Partner

Capofila
Save the children

Grazie a

Il progetto è stato sostenuto negli anni e ancor’oggi da diversi enti privati

Ruolo di EDI onlus

Partner implementatore

Durata del progetto

dal 2013 a oggi